Prato ingiallito e secco: cause e rimedi per ripristinare la sua bellezza

Prato ingiallito e secco: cause e rimedi per ripristinare la sua bellezza

Un prato verde e rigoglioso è il gioiello di ogni giardino, ma quando diventa ingiallito e secco, può diventare motivo di preoccupazione per molti proprietari. In questo articolo, esploreremo le cause comuni di un prato ingiallito e secco e forniremo utili rimedi per rigenerare la sua salute e bellezza. Impareremo anche cosa fare quando il prato diventa secco e come prendersi cura di esso per evitare che perda la sua bellezza. Condividendo consigli pratici e soluzioni efficaci, riuscirai a riportare il tuo prato alla sua forma migliore.

Cause di un prato ingiallito e secco

Un prato ingiallito e secco può essere il risultato di diverse cause: ecco alcune delle più comuni.

  • Mancanza di irrigazione: la mancanza di acqua è una delle cause principali di un prato secco. Se il prato non riceve un’adeguata quantità di acqua, le radici si indeboliscono e l’erba diventa ingiallita e secca
  • Sofferenza da caldo e siccità: periodi prolungati di caldo estremo e siccità possono mettere a dura prova il prato, causando il disseccamento dell’erba e il suo ingiallimento
  • Compattazione del suolo: il suolo compatto impedisce alle radici di ricevere aria, acqua e nutrienti in modo adeguato. Di conseguenza, l’erba può diventare secca e ingiallita
  • Infestazioni di parassiti o malattie: alcuni parassiti, come i vermi delle radici o malattie fungine, possono danneggiare il prato indebolendo l’erba e causandone l’ingiallimento

Rimedi per rigenerare un prato secco

Ripristinare un prato secco richiede un approccio mirato. Ecco alcuni rimedi efficaci che puoi adottare.

  1. Irrigazione adeguata
    • Il tappeto erboso è costituito dal 60/70% di acqua; va da se che l’acqua nei mesi estivi è un fattore limitante per poterlo avere verde. Assicurati di irrigare il prato regolarmente, fornendo una quantità adeguata di acqua. La letteratura scientifica del tappeto erboso stima che il prato abbia bisogno di 4-5 litri di acqua per metro quadrato ogni giorno nei mesi caldi. Evita di annaffiare troppo superficialmente, ma permetti all’acqua di penetrare il suolo e raggiungere le radici, magari con cicli irrigui ripetuti e brevi in modo da permettere all’acqua di penetrare nel terreno. Evitare sempre le irrigazioni nelle ore serali.
    • Un modo empirico ma efficace è quello di ispezionare sotto al prato con un semplice coltello da cucina l’umidità dei primi centimetri di terreno sotto al prato: inserisci il coltello per tre volte creando una piramide inversa la cui base sarà il tappeto erboso; estraila ed esamina a tatto con le tue dita se il terreno è umido oppure no: basterà poi riposizionare la “piramide” al suo posto e schiacciarla con il piede per rimettere tutto a posto. Così facendo avrai visto con i tuoi occhi, se il tuo prato ha bisogno di acqua oppure no.
    • Altro metodo più semplice è quello di inserire il coltello una volta sola nel prato per testarne la resistenza alla penetrazione, se il coltello entra nel prato come in un panetto di burro, allora non serve irrigarlo, al contrario se il coltello non entra nei primi 4-5 cm di terreno allora è il caso di eseguire un’irrigazione. Entrano qui però ragionamenti legati alla sostenibilità: personalmente un prato ingiallito nei mesi estivi, quando mi capita di vederlo, mi fa pensare che i proprietari di quel giardino siano persone competenti in materia; il prato costituito da microterme (Festuca, Poa pratensis, Lolium perenne) ha dei range di crescita che nei mesi estivi sono critici, fisiologicamente il tappeto erboso entra in una fase di riposo vegetativo, ergo tende ad ingiallire per difendersi. Il volerlo a tutti i costi verde è di fatto una forzatura, con conseguenti rischi di patologie frequenti a cause delle irrigazioni.
  2. Compattazione del suolo che ospita il prato
    • La compattazione del suolo può essere risolta attraverso l’aerazione del prato. Utilizza un aeratore per rompere il terreno compatto e migliorare la circolazione dell’aria e il drenaggio dell’acqua; un altro metodo più moderno secondo il nostro parere è di effettuare delle applicazioni di buon compost che, se ben preparato, è un ottimo aiuto per ridurre la compattazione dei suoli. Magari la prima volta usa anche un aeratore per permettere che penetri i primi cm di terreno, poi basterà applicarlo come un normale fertilizzante, il compost è un rivitalizzatore del terreno.
  3. Concimazione
    • Applica un concime specifico per prati, che sia di origine organica, costituito possibilmente da una matrice vegetale.
  4. Controllo dei parassiti e delle malattie
    • Se il prato è colpito da patologie fungine o da attacchi di insetti, apriamo qui un altro argomento (che tratteremo a breve in un altro articolo), scrivetemi, luca@nordestprati.it, e mandatemi foto del vostro prato. Compatibilmente con i nostri tempi operativi, saremo lieti di dare un aiuto.

Vuoi avere un prato di graminacee di uso comune (Festuca, Poa, Loietto) verde 12 mesi all’anno? Allora preparati, perché richiederà impegno, in termini di tempo ed economici.

Se puoi affidare questa incombenza ad un professionista ti basterà pagargli il conto, se sei uno come me che tendo ad essere uno che fa le cose da sé, allora seguire i ritmi della natura ed avere un approccio naturale è a mio parere, forte di una esperienza trentennale nel tappeto erboso, la verità da seguire.

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