Guida completa alla coltivazione dei Sedum: consigli per principianti.

Guida completa alla coltivazione dei Sedum: consigli per principianti.

I Sedum sono un genere di piante perenni che, per la loro tipologia di crescita, sono da considerarsi piante grasse, infatti hanno bisogno di poca acqua per la loro crescita. I Sedum, grazie alla loro capacità fisiologica, riescono a superare momenti di siccità prolungata e questa loro caratteristica li rende adatti per essere utilizzati per realizzare tetti verdi, ed aiuole oppure giardini, a bassa manutenzione. Esistono più di 600 specie diverse di sedum, diffusi in tutti i continenti, dove crescono spontaneamente nelle aree più improbabili per la crescita delle piante in genere.

Li ho personalmente visti crescere spontaneamente, negli interstizzi rocciosi delle aree montane, oppure sui cigli delle strade in Sardegna oppure in Sicilia, in aree quindi dove il terreno (inteso come suolo di coltivazione) è praticamente assente. In inglese i Sedum vengono chiamati Stone crop, ovvero pianta dei sassi, a dimostrazione della loro grande capacita di vivere in condizioni che per la stragrande maggioranza delle altre piante è impossibile. Infatti, se piantiamo del Sedum in un suolo tradizionale, ed altrettanto ne piantiamo in un areaa ghiaiosa, dopo qualche tempo potremmo apprezzare come quello piantato nei sassi starà vegetando molto meglio rispetto a quello piantato nel terreno normale.

I Sedum sono piante che vengono attaccate molto poco da insetti e malattie fungine, non tollerano però il ristagno idrico ed i suoli asfittici. 

Quindi, molto importante se desideriamo realizzare un giardino oppure un’aiuola con i Sedum, la preparazione del terreno sarà discriminante per la buona riuscita del lavoro.

Come preparare il terreno per realizzare un’aiuola di Sedum?

Creare un substrato molto drenante nei primi 8/10 cm di terreno aggiungendo sabbia, ghiaia, oppure substrati (terricci) specificamente preparati per la realizzazione dei tetti verdi, è la prima regola da rispettare per coltivare sedum con successo.

Se necessario i Sedum possono essere fertilizzati una volta in primavera ed una volta in autunno utilizzando un fertilizzante organico e andranno irrigati solo nei periodi siccitosi, con irrigazioni che sono da considerarsi più di soccorso che di mantenimento.

I Sedum radicano molto facilmente se porzioni di essi (talee) toccano il terreno: infatti queste piante riescono a radicare anche dalle foglie. Questo può essere di molto aiuto nel caso dovessero crearsi dei diradamenti nella copertura a sedum: basterà tagliare con una forbice qualche porzione di 2/3cm di foglie e seminarle nelle eventuali aree diradate, ed esse in pochi giorni radicheranno anche senza essere interrate.

I sedum vengono commercializzati per lo più in talea, talee già radicate, in vaso oppure in zolla a pronto effetto, per intenderci come il prato in zolla o a rotoli. Per lo più si commercializza un misto di specie di sedum, sia sempreverdi che a foglia caduca, questo al fine di creare maggiori cromatismi, fioriture scalari, fioriture di colori diversi, ed inoltre per offrire maggiori capacità di attecchimento, nel senso che, in certe aree magari una specie è più favorita di altre, quindi maggiore è la diversità tra le specie, maggiore sarà l’adattabilità alle diverse condizioni.

Le principali varietà di Sedum commercializzate e che vengono utilizzate per realizzare tetti verdi, ed aiuole a bassa manutenzione hanno un comportamento tappezzante o coprisuolo e quindi non crescono molto in altezza (10/20 cm); tendono invece a colonizzare il terreno in modo laterale (nel prossimo articolo faremo un elenco delle specie più usate a questi scopi). Esistono tuttavia molte specie di Sedum che hanno un comportamento meno tappezzante, che raggiungono anche i 40/50 cm di altezza e che vengono principalmente utilizzati da piantare in vaso, oppure in misto con altre piante erbacee perenni, mi riferisco a specie di sedum telephium, i sedum sempervivum oppure i sedum palmeri.

Queste specie sono molto diffuse, molto più di quello che si può pensare: se provate a farci caso, nelle fioriere più difficili oppure più trascurate generalmente c’è sempre dentro qualche tipo di Sedum, che è stato volutamente piantato perché in grado di resistere anche se quasi abbandonato a se stesso.

I Sedum coprisuolo o tappezzanti, possono essere utilizzati anche come alternativa al tappeto erboso ornamentale (intendo che l’area non dovrebbe avere un intenso calpestio). Eventualmente creare dei camminamenti nelle aree di piu passaggio rende i Sedum un’ottima opportunità per creare aree a verde sostenibili, e che richiedono pochissime cure.

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