Quando e come concimare il prato: consigli e tempistiche per una gestione ottimale

Quando e come concimare il prato: consigli e tempistiche per una gestione ottimale

Una corretta concimazione è essenziale per mantenere un prato sano e rigoglioso. Tuttavia, sapere quando concimare il prato può rappresentare una sfida per molti proprietari di giardini. In questo articolo, esploreremo le tempistiche ideali per concimare il prato e forniremo preziosi consigli su come ottenere i migliori risultati. 

Quando concimare il prato?

La concimazione del prato dovrebbe essere pianificata tenendo conto di vari fattori, come il tipo di prato, il clima locale e le condizioni del suolo. Di seguito, presentiamo una guida pratica per la concimazione del prato in diverse stagioni.

Concimazione primaverile

La primavera è una delle migliori stagioni per concimare il prato, poiché le temperature più miti favoriscono la crescita delle radici e del fogliame. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Scelta del concime: opta per un concime a lenta cessione, ricco in azoto, per promuovere la crescita del fogliame e la rigenerazione del prato
  2. Tempistica: concima il prato all’inizio della primavera, quando la temperatura del suolo raggiunge circa i 15 °C, esegui almeno un paio di fertilizzazioni prima dell’arrivo del caldo
  3. Dosaggio: segui attentamente le istruzioni sulla confezione del concime per determinare la quantità corretta da applicare ed evita di sovra dosare il prato, poiché un eccesso di concime potrebbe bruciarlo o causare danni alle radici
  4. Irrigazione dopo l’applicazione di concime: sempre dopo aver fertilizzato il prato procedere con una abbondante irrigazione per attivare il concime a favorire il suo rapido scioglimento

Concimazione estiva

La concimazione estiva è importante per sostenere il prato durante i mesi caldi e secchi. Tuttavia, è necessario prestare attenzione alle temperature elevate e alle condizioni di siccità. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. Scelta del concime: opta per un concime a lenta cessione con una formula bilanciata di nutrienti, che includa poco azoto, fosforo e potassio.
  2. Tempistica: evita di concimare il prato nelle giornate più calde dell’estate, quando il rischio di bruciature è più elevato.
  3. Irrigazione: assicurati di mantenere un adeguato regime di irrigazione per evitare che il prato si secchi durante la stagione estiva, evitare sempre le irrigazioni nelle ore serali; scopri i nostri consigli per l’irrigazione del prato in estate
  4. Evita di concimare il prato se il terreno è già secco, poiché potrebbe causare danni alle radici.

Concimazione autunnale

La concimazione autunnale è fondamentale per preparare il prato per l’inverno e favorire una crescita sana nella stagione successiva. Ecco cosa fare:

  1. Scelta del concime: opta per un concime ricco in azoto, che stimola la crescita ed il recupero da eventuali stress estivi, in modo da riportarlo fitto prima dell’arrivo del freddo
  2. Tempistica: esegui un paio di fertilizzazioni durante l’autunno 

Questo sopra descritto è l’approccio alla fertilizzazione del prato più tradizionale e raccomandato dalla letteratura di settore. Unitamente ai prodotti granulari, si possono reperire sul mercato tutta una serie di prodotti liquidi da applicare diluiti in acqua, che contribuiscono ad ottimizzare e sostenere le applicazioni di fertilizzante granulare.

Tuttavia la crescente sensibilità verso le tematiche ambientali, le normative vigenti che limitano l’utilizzo di agrofarmaci, stimolano un nuovo approccio gestionale del tappeto erboso verso prodotti naturali. Discorsi sulla fertilità biologica del terreno, che fino a qualche anno fa erano praticamente assenti, favorendo quindi  il pensiero che il prato, vada gestito come se il terreno che lo ospita sia solamente un supporto inerte al quale fare interventi continui di apporti di fertilizzante (come descritti sopra), sta venendo soppiantato da un approccio più naturale che tenga conto della fertilità biologica del terreno. 

Vi sono a nostro avviso due modi di gestire la nutrizione del tappeto erboso e delle piante in genere, un modo più tradizionale e consolidato che è basato su un approccio di fornire al prato a cadenza regolare delle sostanze molto spesso di sintesi che sono rivolte essenzialmente a nutrire il prato. Ed un altro approccio più nuovo anche se di fatto non lo è, per meglio dire, si sta riscoprendo quello che la natura da sola fa da sempre nei boschi e nelle foreste, ovvero, effettuare interventi con prodotti naturali non più indirizzati al prato, bensì al terreno, per metterlo nella condizione che possa lui stesso essere fonte di nutrimento per il prato, attraverso gli scambi che si vengono a creare tra le radici delle piante e la microbiologia del suolo.

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